Macchiavelli Personal Branding

Personal Branding: il fine giustifica i mezzi?

Nell’opera “Il Principe” del 1513 dedicata a Lorenzo De’ Medici, Niccolò Macchiavelli pronuncia un principio che lo renderà celebe ai posteri: “il fine giustifica i mezzi”.

Ovvero qualunque azione, anche moralmente riprovevole, è giustificata se permette di raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati.

img macchiavelli

Ma questa locuzione è valida anche per l’attività di Personal Branding?

Attenzione: qui non stiamo parlando di costruire un’immagine professionale falsa ma di ricorrere ad azioni riprovevoli o a comunicazioni false per rafforzare l’immagine che vogliamo dare.

Sul fatto che costruirsi un’immagine falsa sia un clamoroso autogol ne ho già parlato diffusamente nell’articolo “Personal Branding: sotto il vestito niente” che ti invito a leggere.

MA USARE TRUCCHI E COMPORTAMENTI “MORALMENTE DUBBI” PER PROMUOVERE LA PROPRIA IMMAGINE PUÒ ESSERE UTILE?

Mettiamo che vuoi sfruttare l’effetto alone di un personaggio famoso per accreditarti presso il tuo target…ma non conosci nessun VIP e ancor meno qualcuno di loro disposto a passare per tuo amico.

Come dici? Non sai cos’è l’effetto alone?  Allora ti invito a leggere “L’effetto alone nel Personal Branding”.

Dicevo, vuoi sfruttare l’effetto alone e hai scoperto casualmente che esistono dei siti che con poche decine di euro ti permettono di ricevere un videomessaggio personalizzato da parte di una star. Allora metti mano al portafoglio e dopo qualche giorno il video del VIP che ti parla come un amico è pronto. Tu lo pubblichi sui social facendo credere che è tutto reale e spontaneo.

Molti “influencer” alle prime armi sono ricorsi a trucchi di questo tipo e in moltissimi casi è andato tutto bene senza che nessuno se ne accorgesse. Tuttavia il rischio che corri a fare azioni di questo tipo è di tipo reputazionale.

Se qualcuno, anche a distanza di anni, scopre il tuo gioco, la tua immagine verrà seriamente compromessa e poi sarà difficile e costoso porvi rimedio.

Quindi, senza voler in questa sede discutere di morale, potenziare il proprio Personal Branding tramite azioni dubbie o vantando relazioni e titoli inesistenti significa crearsi degli scheletri nell’armadio che un domani chiunque potrà aprire e mostrare al mondo. Sicuro che ne valga la pena?