8 Alert per riconoscere i Cattivi Consulenti del Marketing

8 Alert per riconoscere i Cattivi Consulenti del Marketing

Oggi ti voglio aiutare a non fare clamorosi errori indicandoti 8 Alert per riconoscere i Cattivi Consulenti del Marketing.

Le leggende narrano che il canto seducente delle sirene ammaliava i marinai che nel tentativo di raggiungerle si gettavano dalle barche nuotando fino allo stremo finendo per morire affogati.

Allo stesso modo, molti cattivi consulenti del Marketing ti ammaliano con l’illusione di svoltare nella tua attività se ti affidi “religiosamente” a loro. Scopriamo insieme come puoi smascherarli.

Voglio essere chiaro: nessuno degli elementi che ti illustro singolarmente costituisce la “pistola fumante”, ma la compresenza di alcuni di questi fattori dovrebbe alzare di molto il tuo livello di guardia e di scetticismo.

8 ALERT PER RICONOSCERE I CATTIVI CONSULENTI DEL MARKETING

1 – Hanno il maestro “americano”

2 – Hanno la soluzione magica valida per ogni situazione

3 – Promettono il successo in poco tempo e con poca fatica

4 – Sono organizzati sul modello delle sette religiose

5 – Vivono in posti “da sogno”

6 – Ti bombardano di pubblicità social

7 – Mancano dell’indicazione di esperienze in altre aziende

8 – Mancano di un percorso di studi formale

 

1 – HANNO IL MAESTRO AMERICANO

“Tu vuo’ fa’ l’americano
‘Mericano, mericano
Ma si’ nato in Italy”

Renato Carosone

Hai presente il film “Un americano a Roma” dove un bravissimo Alberto Sordi interpretava il ruolo di Nando Mericoni, un italiano tanto affascinato dallo stereotipo dell’americano da scimmiottarlo?

Bene, il film girato nel 1954 era una satira di costume dell’Italia del dopoguerra. Ma oggi è passato quasi un secolo, possibile che ancora qualcuno ne sia ammaliato?

Eppure, vedendo le storie costruite da certi consulenti del Marketing sembrerebbe che funzioni ancora!

Guarda che non ti sto parlando di persone che per loro fortuna hanno avuto l’opportunità di studiare in prestigiose Università americane dove insegnano premi Nobel.
Parlo dei consulenti che dicono di essere l’allievo del tale “Guru” del Marketing AmeriKano

Se va bene hanno fatto un seminario nel quale assai più che la formazione ricevuta conta l’attestato e la foto con il Guru da esibire come prova. Pacchetto completo che, sia chiaro (problema loro), strapagano.

Insomma dalla vicinanza con il presunto guru non hanno ricevuto molto di più di quello che potresti ottenere anche tu semplicemente leggendone i suoi libri.

 

2 – HANNO LA SOLUZIONE MAGICA VALIDA PER OGNI SITUAZIONE

Ti confesso il segreto di Pulcinella: non esiste una soluzione magica valida per ogni situazione. Se veramente esistesse il consulente la sfrutterebbe per sé e non la regalerebbe certo a te per poche migliaia di euro.

Ogni realtà è diversa dall’altra. La stessa strategia potrebbe funzionare in alcune aziende dello stesso settore e in altre fallire miseramente. Una strategia di marketing, soprattutto se di digital marketing, non può prescindere anche da elementi come la cultura aziendale e dalle caratteristiche delle persone coinvolte in azienda.

Il motivo per cui alcuni consulenti propongono un solo metodo è perché conoscono e vendono esclusivamente quello non perché sia lo strumento migliore per l’azienda.

 

3 – PROMETTONO IL SUCCESSO IN POCO TEMPO E CON POCA FATICA

Oggi non fatturi? Non ti preoccupare! Stasera compra il mio servizio e già domattina al risveglio gli ordini fioccheranno.
Se finora hai fatto la fame è perché ancora non mi conoscevi…

 

4 – SONO ORGANIZZATI SUL MODELLO DELLE SETTE RELIGIOSE

L’esistenza di decine di fan disposti a giurare sulla eccezionalità delle loro soluzioni di business e a difenderli a spada tratta sui social attaccando a volte selvaggiamente chiunque ponga legittimi dubbi li inserisce all’interno dei meccanismi di setta.


Se fai business sai bene che i clienti soddisfatti si limitano a fornire con il contagocce (preziose) referenze. Se particolarmente predisposti forse possono accettare di diventare testimonial.

Sicuramente non passano la vita sui social a leggere discussioni sul proprio fornitore e a difenderlo a spada tratta.

Quindi o quegli interventi sono costruiti tramite profili “fake” oppure il guru ha costruito il business sul modello delle sette religiose magari con strumenti piramidali che promettono guadagni agli adepti più fedeli.

 

5 – VIVONO IN POSTI “DA SOGNO”

Poco importa che siano i Caraibi, le Maldive o Dubai che adesso va di moda.

Spesso questi “consulenti di successo” dicono di vivere in luoghi da sogno destinati a persone abbienti.
Naturalmente il messaggio che lanciano è che ci sono riusciti grazie al segreto che adesso vorrebbero generosamente condividere con te.

Non ci vuole molto a capire che queste persone non vivono affatto in quei luoghi. Quasi sicuramente hanno semplicemente usato strumenti cinematografici ormai alla portata di tutti (chroma key) per sostituire lo sfondo.

 

6 – TI BOMBARDANO DI PUBBLICITÀ SOCIAL


Sia chiaro: l’advertising in generale ed in particolare sui Social Network è fondamentale per qualunque attività.
Tuttavia l’utilizzo estremamente massivo e continuativo di pubblicità con messaggi molto aggressivi mi fa sorgere più di un dubbio.

Ogni consulente ha un numero massimo di clienti che può seguire contemporaneamente, sempre che faccia davvero il consulente e non venda servizi standard erogati in modalità “self service”.

Se tutte le migliaia di clienti soddisfatti che secondo i guru sono già ricorsi al servizio “hanno svoltato” e sono disposti a giurarlo sui social giorno e notte, come mai non forniscono “normali” referenze che sarebbero sufficienti per espandere con successo l’attività?

Perché devono continuare ad investire decine di migliaia di euro ogni mese in advertising?

 

7 – MANCANO DI ESPERIENZE IN ALTRE AZIENDE

Un ulteriore elemento di criticità in questi signori è l’assoluta mancanza di un percorso professionale rintracciabile.

Se vai sul loro profilo LinkedIn non trovi altro che l’attività attuale o al massimo start-up fondate dal consulente stesso. Lo stesso sui loro siti personali.

Sono nati amministratori delegati o hanno forse problemi a mostrare dove e cosa facevano prima di essere stati colpiti dall’illuminazione?

 

8 – MANCANO DI UN PERCORSO DI STUDI FORMALE

Ho lasciato questo punto per ultimo perché so che potresti non essere d’accordo in quanto esistono fior di professionisti che non hanno la laurea.

Tuttavia, mi spiace dirlo, ma la mancanza di un adeguato percorso universitario in materia dovrebbe accendere una spia di allarme.

Un medico studia molti anni prima di poter esercitare la professione. Inoltre alla laurea in Medicina e Chirurgia solitamente seguono altri studi di specializzazione. Ti faresti mai operare da uno che non è medico?

Allo stesso modo una laurea in Economia, in Marketing o in Comunicazione forniscono una prima indicazione che il consulente abbia strumenti e sensibilità per affrontare con successo una consulenza personalizzata che tenga conto di una pluralità di fattori.

Solitamente i consulenti che non hanno un percorso di studio credibile ricorrono alla vecchia tattica di “attacco” sostenendo che loro sono “maestri di vita” a differenza degli accademici che sono solo teoria.

Magari anche tu la pensi così, ma ti invito a riflettere su questi tre punti:

  1. un consulente può contestare le conoscenze “classiche”, ma prima le dovrebbe conoscere a fondo. Come fa a dire che non funzionano se non sa neppure quali sono?

  2. certi strumenti di analisi strategica (es. analisi SWOT, matrice BCG ecc.) si apprendono solo all’università o sul campo, ma lavorando in studi di consulenza prestigiosi o in grandi aziende.

  3. scegliere un consulente con un percorso accademico non significa avvalersi di una persona che non ha esperienza. Prendendo in prestito un’affermazione dalla matematica, considero la formazione accademica una condizione necessaria ma non sufficiente.


Ripeto, la mancanza di una laurea non vuol dire che il consulente di Marketing non possa essere estremamente capace, ma deve far alzare il livello di attenzione. Soprattutto se le operazioni che andrà a compiere possono avere pesanti impatti sulla strategia del tuo modello di business.

 

Conclusioni

Il Marketing ed in particolare il Digital Marketing possono fare la differenza per un’azienda. Tuttavia sono attività che possono sia far decollare un’azienda che ottenere l’effetto opposto.

Giocando con l’asimmetria informativa, l’uso di paroloni e il miraggio di cambiare le sorti del business alcuni consulenti possono fare molti danni carpendo la fiducia dell’imprenditore o del professionista.

Questo è ancora più rilevante nel caso di professionisti o piccole aziende che hanno budget limitati per porre rimedio ad errori di scelta.

In questo articolo ho cercato di indicarti 8 Alert per riconoscere i Cattivi Consulenti del Marketing che purtroppo in questo momento abbondano soprattutto nel mondo Digital.