Il Personal Branding nell’Antico Egitto: Ramses II
Ramses II, terzo faraone della XIX° dinastia, è stato il più grande e celebrato sovrano egiziano. Durante il suo lunghissimo regno fece costruire innumerevoli monumenti e statue in suo onore.
Qualche archeologo si è spinto a definire Ramses il Grande, come era soprannominato, il primo “grande” comunicatore della storia dell’umanità.
LA BATTAGLIA DI QADESH
Nel 1274 a.c. nell’attuale Siria si svolse uno dei primi e più importanti scontri di eserciti del mondo antico che vide contrapposte le due superpotenze dell’epoca: gli egiziani e gli ittiti.
Parliamo di una battaglia “moderna” con decine di migliaia di soldati perfettamente armati ed addestrati e con l’utilizzo di circa 6.000 carri da guerra!
Per centinaia di anni gli archeologi, grazie alla scoperta di numerosi documenti egiziani attribuirono a Ramses II una schiacciante vittoria.
Ma andò veramente così? No, quasi sicuramente la battaglia di Qadesh terminò senza vincitori né vinti e oggi sappiamo che gli egiziani, numericamente inferiori, rischiarono una catastrofica sconfitta.
Ramses II tuttavia non risparmiò gli sforzi perché questa battaglia passasse alla storia come una memorabile vittoria egiziana incidendo le gesta sui templi e narrandola sui papiri.
Riuscì così a trasformare una battaglia dagli esiti incerti sul campo in una vittoria strepitosa dal punto di vista del suo prestigio personale.
RAMSES II, UN COSTRUTTORE SERIALE
Ramses cominciò a costruire edifici addirittura a 16 anni, quando ottenne l’autorizzazione del padre, il faraone Sethi I a far innalzare un tempio in proprio onore e non si fermò per tutto il corso della sua lunga vita.
Arrivò a fondare una nuova capitale, Pi-Ramses, la città turchese.
Con l’obiettivo di affermare il suo potere personale, Ramses II non solo eresse un po’ ovunque nel paese statue con la propria effigie, ma fece anche rimaneggiare quelle dei suoi predecessori adattandole alla sua immagine.
IL PERSONAL BRANDING DI RAMSES II
Nessun faraone egizio ebbe fama e gloria quanto Ramses II.
La sua persona rappresentò al meglio l’immagine stereotipaa della divinità.
Fisicamente era robusto e molto alto per l’epoca (si stima circa 1,85 metri). Inoltre, cosa molto rara in Egitto, aveva capelli rossi che ricordavano ai suoi sudditi quelli di Seth, dio della guerra.
Morì all’età di 91 anni in un mondo in cui vivere fino a quell’età era semplicemente un fatto straordinario per un essere umano e regnò incontrastato per ben 75 anni.
Infine leggendario fu l’amore per la sua sposa reale, la bellissima Nefertari, a cui dedicò anche un tempio.
La sua immagine colpisce e suscita ancora reverenza fra i contemporanei.
Quando nel 1976 a Orly giunse la sua mummia per un’operazione di restauro, la Francia gli rese onore con il cerimoniale destinato ai capi di stato: tappeto rosso e picchetto di guardia.
E al Cairo una grande arteria stradale porta il suo nome: unico faraone a cui sia stato concesso tale onore.
FONTI PER “IL PERSONAL BRANDING NELL’ANTICO EGITTO: RAMSES II”
- Riferimenti storici: “Il sommo Faraone Ramses II”, De Agostini Editore, 2004
- Foto di copertina e statua di Ramses II: Pixabay
