Lezioni Business McDonalds

6 Lezioni di Business dal Fondatore di McDonald’s

In questo articolo, ti voglio parlare dell’incredibile storia di Ray Kroc, l’imprenditore che ha fondato l’impero McDonald’s.

Dopo aver rivisto il film “The Founder”, che racconta la sua storia, ho deciso di approfondire la sua via leggendo anche il libro autobiografico di Kroc facendo la scoperta che il film comincia…dal capito 5 del libro!

Ma andiamo per ordine, per prima cosa voglio inquadrarti brevemente il personaggio.

 

LA VITA DI RAY KROC PRIMA DI McDonald’s

Kroc nasce nel 1902 in un sobborgo alle porte di Chicago da una famiglia di immigrati cechi. La madre di professione musicista gli trasmetterà la passione per la musica e gli insegnerà il pianoforte.

Il suo soprannome in famiglia era “Danny il Sognatore” e nonostante le forti pressioni non riuscì a diplomarsi. Lo studio decisamente non faceva per lui, lo annoiava.

In compenso era un gran lavoratore disposto a fare qualunque attività per guadagnare ed era estremamente ambizioso. Ed in effetti, come lui stesso descrive nel libro, di lavori ne fece parecchi e spesso più di uno contemporaneamente.

E in quasi tutti fallì.
Proprietario di un negozio di dischi, suonatore nei locali, musicista alla radio, venditore di nastri colorati, venditore immobiliare, venditore di bicchieri di carta, venditore di tavoli richiudibili per ristoranti ed infine venditore di “un brutto frullatore a sei fruste per frappé chiamato Multimixer”.

Ed è proprio durante questa attività che, all’età di 52 anni, incontra un cliente interessato ad acquistare diversi Multimixer. Stupito per l’ordine insolito di un prodotto che vendeva a fatica, decide di recarsi sul posto per osservare il locale dei fratelli McDonald e quello che vede cambierà per sempre la sua vita.

 

L’AVVENTURA McDonald’s

I fratelli McDonald avevano creato quello che oggi conosciamo come il fast food: l’equivalente della catena di montaggio applicata alla ristorazione. Dopo un’attesa di pochissimi minuti, il cliente poteva gustare il cibo servito in contenitori monouso. Niente camerieri, niente piatti, bicchieri o posate da lavare, niente tavoli: solo pochissimi prodotti e (allora) di ottima qualità.

I fratelli McDonald dopo una iniziale titubanza accettarono l’idea di Kroc di iniziare un’attività in franchising ma subito il carattere ambizioso e pragmatico di Kroc si scontrò con le rigidità dei soci.

Dopo numerose vicissitudini Kroc comprende che il business non sono le royalties sulle vendite ma l’affitto dei terreni agli affiliati. Costituisce una società immobiliare che diventa una delle maggiori società al mondo. Società che gli garantisce i capitali necessari per la rapida espansione del franchising in tutto il mondo. Ed infine anche la possibilità di estromettere per sempre i fratelli McDonald.

Questi ultimi finirono per perdere anche la possibilità di utilizzare il proprio nome per il loro ristorante ed infine falliscono, dopo che Kroc decise di aprire un McDonald vicino al loro locale storico!

I fratelli McDonald non percepiranno mai neppure le royalties promesse sulle vendite che furbescamente Kroc inserirà extra-contrattualmente e non riconoscerà mai: oggigiorno varrebbero 100 milioni di dollari annui!

Kroc morirà nel 1984 all’età di 81 anni.

Mc Donalds apertura

LE 6 LEZIONI DI BUSINESS DI KROC

Fatta la doverosa premessa sulla sua vita, arrivo finalmente alle lezioni di business che mi ha trasmesso il fondatore dell’impero McDonald’s.

 

1 – L’IMPORTANZA DELLA PERSEVERANZA

“Niente al mondo può sostituire la perseveranza.
Non il talento, cosa c’è di più comune degli uomini di talento che non hanno successo?
Né il genio…e il genio non ricompensato è di fatto un luogo comune.

E neanche l’istruzione. Il mondo è pieno di cretini istruiti.
Soltanto la perseveranza e la determinazione sono onnipotenti.”

Dal film, “The Founder”

La perseveranza può essere definita come la capacità di lavorare con costanza verso il raggiungimento di un obiettivo.

Kroc per tutta la sua vita insegue il successo e lo fa costantemente, senza temere i fallimenti.

I primi anni di attività del franchisor McDonald’s non sono certo una passeggiata. Kroc arriva ad ipotecare la sua casa, continua a girare gli Stati Uniti per vendere il Multimixer e a volte deve pure suonare nei locali per arrotondare!

Eppure, nonostante tutto non pensa mai neppure per un attimo di mollare!

 

2 – L’IMPORTANZA DELLA RESILIENZA

La resilienza è la capacità di reagire alle avversità della vita.

Se la perseveranza è l’insegnamento che il regista del film vuole trasmetterci, la resilienza invece non viene mai citata.
Come ti ho già spiegato, i primi 50 anni della vita professionale di Kroc non sono quelli di un uomo di successo.
È un venditore capace e testardo ma fallisce ogni attività che intraprende. Tuttavia è pronto a rialzarsi immediatamente per ricominciare con immutato entusiasmo una nuova sfida professionale.

Usando la metafora del pugilato, la perseveranza è la capacità di andare all’attacco del proprio avversario nonostante la stanchezza o il fatto di essere consci che lui è il favorito. La resilienza è invece la capacità di incassare i colpi, andare al tappeto e rialzarsi prima che l’arbitro abbia contato fino a dieci.

Ricorda, non importa quante volte cadi, ma quante volte ti rialzi. I fallimenti d’altronde aiutano a crescere molto più che i successi!

 

3 – NON È MAI TROPPO TARDI

La terza lezione che ci insegna Kroc è quello di non farsi influenzare dall’età.

La sua grande occasione della vita arriva solo nel 1954, quando Kroc aveva 52 anni, un’età in cui le altre persone cominciano a pensare a cosa faranno quando andranno in pensione.

Nel film il regista lo fa trasparire chiaramente nella scena nella quale la moglie gli chiede quando per lui sarà abbastanza, quando si godrà la famiglia e la bella casa che ha faticosamente costruito.

 

4 – NON IMPORTA IL TUO TITOLO DI STUDIO

“Il mio secondo anno di superiori fu l’equivalente di un funerale.”
Kroc

Certo, un master ad Harward può aiutare molto, ma moltissimi imprenditori di successo si sono laureati all’università della vita.

Kroc non era una persona particolarmente istruita né amava lo studio. Ma seppe scegliere i giusti collaboratori fidandosi di loro.

 

5 – L’IMPORTANZA DELLA VISIONE

La visione di Kroc:

“Quella notte, nella mia stanza di motel, pensai molto a quel che avevo visto. Mi sfilarono nel cervello visioni di ristoranti McDonald a tutti gli incroci del Paese. In ognuno di essi, c’erano otto Multimixer in funzione che portavano un flusso costante di denaro nelle mie tasche.”

La visione dei fratelli McDonald
«La vede quella grande casa bianca con l’ampio porticato?», mi chiese. «Quella è casa nostra, e la adoriamo. Ci sediamo sul porticato di sera, guardiamo il tramonto e il nostro locale. Siamo tranquilli. Non vogliamo crearci altri problemi. Ora possiamo goderci la vita, ed è quello che abbiamo intenzione di fare».

 

6 – NON SEMPRE IL BUSINESS STA DOVE PENSI CHE SIA

Se eri convinto che McDonald’s fosse nel business della ristorazione, sbagliavi di grosso.

Come già descritto, McDonald’s trae i suoi enormi guadagni comprando i terreni e gli edifici che poi affitta ai gestori che aprono i suoi fast food, non dalle royalties sulle vendite degli hamburger e delle patatine!

Quando finalmente arrivano i primi successi nella ricerca di franchisor, Kroc si accorge di essere sull’orlo del fallimento perché le spese superano gli introiti.

È solo allora, grazie al suggerimento di un suo collaboratore, che scopre che per raggiungere il successo economico deve agire come una società immobiliare e non come un “normale” franchisor.

“Lei non sembra aver capito in quale campo lavora. Non è l’hamburger il suo campo. Il suo campo è l’immobiliare. Non si fonda un impero con l’1,4% su un hamburger da 15 centesimi. Lo si fonda concedendo il terreno sopra il quale quell’hamburger si cuoce.”

Dal film “The Founder”

 

IN CONCLUSIONE…

La storia di Kroc dimostra come le caratteristiche personali siano fondamentali per vincere la sfida professionale. Ray Kroc non nasce ricco né è particolarmente intelligente. Ma in quanto a perseveranza e resilienza non teme rivali.

A differenza di Bill Gates e Steve Jobs non opera in un settore innovativo quasi del tutto privo di concorrenti ma riesce a innovare profondamente un settore tradizionale e saturo, quello della ristorazione.

E tu, quanto sei pronto a metterti in gioco per ottenere quello che desideri dalla vita?