SHRINKFLATION

Shrinkflation e Rischi Reputazionali

Forse non hai mai sentito parlare di shrinkflation ma sicuramente ti sei imbattuto nel fenomeno.
Io che ho due gatti in casa ho recentemente sperimentato i suoi effetti quando il produttore del loro cibo preferito, la Purina, ha deciso di ridurre le dosi delle confezioni.

MA COS’È LA SHRINKFLATION?

Il neologismo nasce dalla contrazione e dalla fusione delle parole shrinkage (contrazione) e inflation (rincaro). Si può definire come una tecnica di marketing finalizzata ad aumentare “di fatto” il prezzo di un prodotto senza che questo appaia palesemente.

Questo “miracolo” accade perché le persone sono molto sensibili all’aumento del prezzo di acquisto ma non altrettanto vigili sulla riduzione della quantità presente.

Nel caso della Purina, la busta di cibo per gatti adesso costa lo stesso prezzo, ma la quantità del prodotto è passata da 100 gr a 85 gr. Alla cassa pago la stessa cifra, ma i miei felini (che non sono sensibili ai trucchi del marketing) si lamentano e scodinzolano in attesa di ricevere la giusta quantità di cibo.

LA SHRINKFLATION FUNZIONA?

La shrinkflation non è certamente una tecnica nuova, ma a mio avviso il rischio reputazionale per le aziende che utilizzano questa tecnica è cresciuto notevolmente rispetto al passato.

Abbiamo detto che la Shrinkflation si basa sul presupposto che le persone siano attente al prezzo pagato e non alla quantità acquistata. Tuttavia esiste una percentuale di clienti che tale differenza la coglie benissimo.

La domanda che sorge spontanea è questa: quale sentimento fa sorgere questa tecnica quando “viene scoperta”? Personalmente mi sono sentito preso in giro, quasi “derubato”.

In un mondo pre-Social, il trucchetto veniva scoperto da una minoranza di utenti e il fine (il guadagno) giustificava il mezzo perché la percentuale di clienti persi era ridottissima.

Nel mondo dei Social Network il passaparola gira molto velocemente, soprattutto quello negativo.  I risultati di un passaparola negativo possono portare non solo ad una contrazione delle vendite, ma anche ad un più duraturo rischio reputazionale.