1200x628 Rebranding

Il Rebranding del Professionista

Il rebranding è un processo per cui un prodotto o un servizio sviluppato e distribuito con un nome, un marchio, un marca o sotto il nome di una ditta, viene reimmesso nel mercato sotto un altro nome o una diversa identità
Wikipedia

Ma il rebranding se ci pensi non riguarda espressamente le aziende ma anche le persone siano esse lavoratori autonomi che dipendenti.

Può capitare, soprattutto in questo momento, che una persona debba decidere di cambiare lavoro o servizi offerti.

In questo caso, le domande che ci possiamo porre sono:

  1. come posso differenziarmi dalla concorrenza?
  2. come faccio a giustificare il cambio di lavoro o della mia attività?
  3. come faccio a giustificare un fallimento?

Come posso differenziarmi dalla Concorrenza?

L’importanza di unire i puntini
Non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete unirli solo guardandovi all’indietro

Steve Jobs

Nel 2005 Steve Jobs, fondatore di Apple e uno degli imprenditori più carismatici della nostra epoca, pronuncia questa frase all’interno di un discorso memorabile che fece all’Università di Stanford.

Jobs non si laureò mai a Stanford ma frequentò un corso di calligrafia che gli insegnò cosa rende piacevole ed artistica una stampa tipografica del testo.
Dieci anni dopo, quando progettò il Mac, quelle conoscenze che apparentemente non avevano alcuna connessione con l’informatica “di allora” divennero preziose per rendere il suo prodotto qualcosa di assolutamente innovativo e differenziante dalla concorrenza.

Quindi il primo suggerimento è quello di guardarti indietro e cercare di unire i puntini.

Facciamo finta che tu lavori come specialista SEO, ovvero traducendo per i non addetti ai lavori, aiuti a posizionare i siti delle aziende sui motori di ricerca.
E’ un lavoro sicuramente affascinante ma spesso avaro di soddisfazioni economiche a causa della grande concorrenza e del budget ristretto delle aziende.

Ora, immaginiamo che tu voglia continuare a lavorare nell’ambito della SEO ma all’interno di una nicchia che ti differenzi dagli altri e che tu abbia individuato questa nicchia nei servizi di supporto alla brand reputation delle aziende e dei manager.

Poca concorrenza, grandi aziende come clienti e urgenza del servizio fanno ben sperare, ma come essere credibili?

Magari finite le superiori ti eri iscritto a giurisprudenza abbandonandola dopo qualche anno. Forse ti sei anche laureato ma la tua vita professionale ha subito preso un’altra strada.

Lavorare alla SEO per la Brand Reputation significa lavorare in sinergia con avvocati e uffici legali: possedere un vocabolario in comune con loro diventa un vantaggio competitivo non indifferente anche agli occhi del tuo nuovo target.

 

Come faccio a giustificare il cambio di lavoro o della mia attività?

Motivare ai tuoi interlocutori il cambio di attività riguarda più direttamente il Personal Branding e la modalità più efficace consiste in una narrazione che racconti come hai unito i puntini.
Se ben costruita, questa storia diventerà il tuo cavallo di battaglia.

Dal punto di vista pratico, per prima cosa dovresti comunicarla nel tuo profilo Linkedin utilizzando la sezione Informazioni.  Nella sezione Esperienze invece si tratta di lavorare mettendo in luce nella descrizione delle attività precedenti, gli aspetti sinergici alla nuova attività usando.

Se sei appassionato di video potresti produrre un video-curriculum dove ti presenti o addirittura un elevator pitch che hanno un impatto molto forte.

 

Come faccio a giustificare un fallimento?

In Giappone chiamano Kintsugi l’arte di riparare gli oggetti di ceramica utilizzando l’oro o l’argento per saldare insieme i cocci rotti. Quindi i giapponesi, lungi dal cercare di nascondere le crepe le evidenziano rendendo l’oggetto riparato più prezioso di quello originale.

Con questo non ti voglio dire che devi abbellire i tuoi fallimenti per far finta che siano stati dei successi, ma che le lezioni più importanti della vita le impariamo dagli eventi negativi.

Ed è importante che tu sia consapevole di cosa hai imparato da questi fallimenti e lo comunichi ai tuoi interlocutori. Ecco che anche ai loro occhi assumeranno una luce differente.

Quindi, anche e soprattutto i tuoi fallimenti devono far parte della storia che narrerai.

Ricorda che gli errori contribuiscono a farci apparire più umani e simpatici ai nostri interlocutori.
E’ questo il motivo per cui i migliori oratori, quando si rivolgono al pubblico spesso esordiscono con affermazioni del tipo “anche io ci sono cascato…”, “anche io credevo che…ma poi”.